Il nostro lavoro
1) Potatura invernale– da novembre a marzo
Uno dei lavori più importante per la cura dei nostri vigneti, perché determina la quantità e qualità dell’uva nella prossima vendemmia, ma anche mantiene la pianta sana.
Lavoriamo in 2 fasi: Franco, per quanto esperto, taglia i tralci vecchi (rami di 1 anno della vite) e lascia quelli nuovi da dove nascono i grappoli d’uva. Iwona, con la sua grazia, tirando elimina i tralci tagliati, lasciandogli mezzo dei filari di vigna dove passando con trattore verranno sminuzzati, trinciati. Questo ci permette usargli come concime naturale per le viti.
2) Legatura – marzo
Dopo potatura dobbiamo legare i rami rimasti della vite per lo sviluppo uniforme dei germogli e rendere la produzione equilibrata. Questo lavoro lo facciamo manualmente accarezzando con la delicatezza i tralci rimasti, piegando gli nella posizione scelta leghiamo con un nastrino avvolto in carta.
3) Spollonatura cosiddetta potatura verde – aprile, maggio
I germogli che crescono nella gamba della vite, base del fusto di legno vecchio, vanno rimossi. I germogli chiamati polloni non faranno produrre i frutti, uva, ma solo sottraggono energia dalla vite, che ha bisogno per far crescere uva per la vendemmia. Questo lavoro facciamo a mano, anche se le nostre viti sono “anziane” per stare in contatto con la pianta e farla sentire il nostro amore per lei, ricambiato. Lavoro eseguito a mano è più lento e scomodo, ma ci dà la soddisfazione e precisione, che solo uomo può fare.
4) Pulitura erbacce – giugno
Togliamo le erbe spontanee così dette erbacee quali nascono mezzo la nostra vigna e danno fastidio alla vite togliendo sostanze nutritive, acqua, luce e spazio oltre che favorire la diffusione dei parassiti. Per non usare i pesticidi (sostanze chimiche) preferiamo fare questo lavoro con il macchinario chiamato interceppi, quale ci aiuta togliere le erbacce con le loro radici per far crescere la vite nel pieno rispetto della natura.
Non è facile il lavoro di un vitivinicoltore, ma questo abbiamo scelto per fare nella nostra vita e vogliamo farlo nel modo migliore possibile per i nostri clienti, che a volte diventano anche nostri amici. Ci piace vedere il loro sorriso di apprezzamento quando assaggiano il nostro vino, ci allevia la fatica del lavoro di tutti i giorni.
Il nostro vino
Il primo step del ciclo produttivo del vino è la vendemmia. La facciamo come qualcuno può dire in modo “Antico”, esclusivamente a mano. Questo tipo di raccolta è molto più accurata come un tempo, poiché permette di fare una scelta dei grappoli da cogliere in base alla maturazione e all’integrità degli acini.
BIANCHI
Dopo la raccolta dell’uva, si procede con la pigiatura. Questa operazione non facciamo come tempo fa, quando contadini schiacciavano i grappoli d’uva nei mastelli a piedi nudi. Oggi immediatamente dopo la raccolta facciamo la pressatura soffice, questo modo di torchiatura molto morbida consente di estrarre i succhi di prima goccia che saranno l’essenza dei nostri migliori vini. Arriva quindi la tappa fondamentale nell’elaborazione dei nostri vini bianchi: la decantazione.
ROSSI
Immediatamente dopo la raccolta facciamo la pigiatura soffice utilizzando una pigiatrice meccanica che separa gli acini dai graspi e mosto con le vinacce viene trasferito immediatamente nelle grandi vasche.
La fermentazione può durare attorno 15 gg, ma può essere anche prolungata quando si tratta di vini più complessi. E’ proprio durante questo processo biochimico che lo zucchero contenuto nel mosto si trasforma gradualmente in alcol e in anidride carbonica.
La vinificazione segue un procedimento differente in base al tipo di vino che si vuole ottenere. Se il mosto non viene fatto fermentare otteniamo i vini dolci. Per ottenere i vini secchi, il mosto già separato dalle vinacce viene lasciato in fermentazione totale ( 0 zuccheri) e dopo filtrato. Per ottenere i vini rosati sicuramente non mescoliamo il vino rosso con il bianco, ma il nostro procedimento teniamo segreto.
Il vino rosso si ottiene lasciando fermentare il mosto macerando insieme a bucce che rilasciano il colore tipicamente rosso e i tannini, semi e una volta anche i raspi. Ad oggi i raspi vengono tolti in anticipo perché altrimenti rilascerebbero il classico sapore astringente, chiamato “verde”.
Consiste nel travasare il vino, purificato dai residui solidi e dalle vinacce che rimangono sul fondo delle vasche, nelle botti, dove avviene una seconda fermentazione e un’ulteriore trasformazione dello zucchero residuo, il tutto ad una temperatura di circa 22°C. A questo punto, i vini rossi sono pronti per essere imbottigliati, e per alcuni inizia l’invecchiamento, che può durare da 1 a tanti anni a seconda del risultato che vogliamo ottenere. Il vino rosso si ottiene da una lunga macerazione sulle vinacce che ne esalta tutte le caratteristiche varietali.
Le vinacce vengono poi restituite alla vigna come compost naturale, chiudendo il cerchio.
Il Team

Franco Valsania
