La vendemmia avviene normalmente nel mese di ottobre esclusivamente a mano. Immediatamente va eseguita la diraspatura e pigiatura, quale avviene contemporaneamente grazie a un macchinario chiamato diraspapigiatrice. Barolo come vuole la disciplinare è prodotto con uve Nebbiolo in purezza, e affina per almeno 3 anni, di cui almeno 18 mesi in botte. E’ il vino capace di evolversi nel tempo e di resistere ai lunghi viaggi, senza perdere le sue caratteristiche organolettiche.
BAROLO DOCG
Questo è il Re dei vini e il Vino per i Re. Nasce grazie alla volontà del Camillo Benso Conte di Cavour di creare il vino di alta qualità da poter essere un degno rivale ai vini francesi di Borgogne. Nei anni 30 dell’ottocento i primi vini della tenuta del conte di Cavour cominciarono ad essere venduti, con ottimi risultati, nel Regno di Sardegna. In questo periodo Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, affido di perfezionare la produzione del vino rosso secco con lungo affinamento nelle botti di legno, al consulente enologico Luis Oudart, quale era un commerciante di vini francesi e un esperto di rossi bordolesi. Nel 1844 prime 100 esclusive bottiglie del nuovo BAROLO hanno iniziato tracciare la strada del successo per il Piemonte e i suoi vini. Denominazione DOC dal 1966 e DOCG dal 1980
REGIONE | Langhe (Piemonte) |
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GRADAZIONE | 14 °-15,5° vol |
SERVIRE A TEMP. | 18/20 °C |
CAPACITA' | 0,75 l |
Carattere brillante con colore rosso rubino con sfumature ramate.
Aroma intenso tannico con accenni di violette, si evolve nel tempo fino a toccare aromi di frutta speziata.
Gusto vellutato, imperfetta armonia di armonia con i suoi tanini, caldo e pieno.
Un vino che ben si sposa con i primi piatti a base di selvaggina nobile e selvaggina di uccello, formaggi piccanti e anche dessert con cioccolato fondente. Ideale anche per serate eleganti come l’aperitivo. Il vino anche per i collezionisti, perché le migliori annate possono raggiungere i 100 anni.