L’uva è raccolta a mano, dopo la pigiatura e diraspatura, la fermentazione
avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, massimo 20°C. La macerazione dura a seconda della annata. Viene imbottigliato all’inizio dell’anno successivo alla vendemmia.
LANGHE DOLCETTO DOC
II vitigno autoctono piemontese Dolcetto è attestato in Piemonte fin dal Medioevo ma solo dalla seconda metà dell’Ottocento che possiamo parlare di ampia diffusione. Il suo nome ha due ipotesi dell’origine: 1) Dal piemontese “dusset”, in italiano dossi o coline, su quale è coltivato. 2) Dal gusto del suo frutto, ch’è molto dolce e con bassa acidità. Per le sue doti terapeutiche in quanto ricca di ferro, manganese e potassio, l’uva Dolcetto è stata oggetto, fino al 1950, di particolari diete nelle quali costituiva l’ingrediente principale, durante le vendemmie. Era chiamata: “cura dell’uva”. La D.O.C. (Denominazione Origine Controllata) “Langhe Dolcetto” ha ottenuto nel 1994
REGIONE | Langhe Roero (Piemonte) |
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GRADAZIONE | 12-13% |
SERVIRE A TEMP. | 12-16°C |
CAPACITA' | 0,75 l |
Rosso rubino vivo con riflessi violacei
Profumo fragrante, intenso di frutti rossi, liquirizia e mandorla, con leggera nota di pepe
Al contrario del suo nome non è dolce ma fresco, secco, morbido al palato con gradevole leggero retrogusto amarognolo e bassa acidità. Talvolta leggermente vivace.
Riesce a essere sorprendentemente versatile. Il vino rosso pieno di freschezza ed equilibrio gusto-olfattivo, che lo rendono facile e piacevole da bere come aperitivo con salumi e formaggi e con tutte le portate da antipasto fino ai secondi non impegnativi. Un rosso che si può abbinare anche con i piatti; pesce in umido, la parmigiana di melanzane, la pizza e la pasta con vari sughi.